Wasetti è ceramica fatta a mano, realizzata nel mio laboratorio di Modena.
Ogni pezzo è realizzato, decorato e smaltato manualmente, senza stampi o calchi, per questo sono sempre diversi, vibranti e piacevolmente imperfetti. 

 

pupazzi 

Pur avendo un passato da illustratore e grafico nel 2016 iniziai a conoscere la ceramica, e dopo un anno, senza quasi rendermene conto o averlo deciso, tutto il mio tempo libero era occupato dal lavoro con essa, che studiavo, sperimentavo e sulla quale compivo un ampio lavoro di ricerca; in quell'anno ho iniziato anche la mia attività espositiva che mi ha portato ad esporre in Italia (Torino, Bologna, Biella, Grottaglie, Modena, etc...) e all'estero (Londra, Seoul).

 

Ma oltre alle sculture, grandi e “pesanti”, avevo un altro mondo da esprimere, più numeroso, più delicato, fatto da una moltitudine di animaletti, spesso non reali, e di altri esseri che provavano sentimenti, di timidezza, amicizia, gratitudine, insicurezza, paure di abbandono, serenità, tutte emozioni alle quali è difficile dare un nome, bisognerebbe inventarne uno per ogni sentimento...

 cavallino

 

Ho iniziato Wasetti per dare piena voce a tutto quel mondo sommerso, a quell'immaginario emotivo e visivo che da sempre ho avuto in me e che ora aveva trovato il giusto media per manifestarsi, che potesse essere più accessibile delle costose sculture che realizzavo per le gallerie e facilmente trasportabile e spedibile.

 

mano

 

FATTE A MANO

La cosa che accomuna le mie ceramiche è che sono tutte, sia quelle per la casa che gli animaletti o gli organi, rigorosamente fatte a mano, una per una senza l'utilizzo di stampi o calchi, il fattore “handmade” è fondamentale in quanto garantisce una reale unicità ad ogni pezzo.

Per realizzare i miei oggetti non utilizzo uno standard rigido per quanto riguarda le dimensioni ed il peso, ma una oscillazione di un 10% per dare maggiore individualità ad ogni oggetto, individualità che si nota bene quando i pezzi sono assieme, c'è una vibrazione che scorre tra le loro differenze; da qui la scelta di non clonare gli oggetti ma di lasciare che ognuno conservi una naturale propria identità.

 

wasetti